Conclusione Premio Cultura S.Giuliano Martire 2011

Conclusione Premio Cultura S.Giuliano Martire 2011




 

Cala il sipario sulla IX edizione del prestigioso riconoscimento
Premio Cultura San Giuliano: L’orgoglio e l’amarezza!
Premiati Diplomati e Laureati col massimo dei voti

 
Anche quest’anno la ProLoco di Giugliano in Campania ha voluto testimoniare il suo ringraziamento ai nostri giovani concittadini che si sono impegnati e distinti nello studio. Qualcuno potrebbe azzardare che, in fondo, questi ragazzi, raggiungendo il traguardo prefisso, non hanno fatto nient’altro che portare a compimento il loro dovere ed assolto il compito. Considerando che ogni famiglia sborsa soldi a profusione, e che oggi anche con tanto di laurea trovare un posto di lavoro confacente e rispondente allo studio in cui ci si è impegnati è più che una impresa, alla fine hanno creato i presupposti per il loro stesso futuro.
Questo è verissimo, ma rilevare e far risaltare che Giugliano è terra di una gioventù sana e capace, terra di una pletora di ragazzi/e che daranno sicuramente lustro alla comunità è un dovere primario, e pertanto la giusta considerazione oltre che un piacere è un atto dovuto, e dovrebbe vedere la “Società Costituita” seduta in prima fila a rendergli omaggio. Ma non solo. Aggiungerei che questa dimostrazione di stima certamente servirà da sprone a tutti i fratelli minori che magari vorranno eguagliarne le gesta.
Mi piace anche ricordare e salutare i tantissimi che sono arrivati ad un passo dal massimo dei voti e che, sicuramente, per un banale inconveniente o impedimento non dovuto alle loro capacità, non hanno potuto sedersi insieme ai loro coetanei a gustare il sapore della prima vittoria, in termini di studio.
Ripeto e passo oltre: hanno fatto quello che dovevano fare… ma alla grandissima.
Il Premio Cultura “San Giuliano Martire” anno 2011 si è tenuto nella Sala Teatro del 1° Circolo Didattico di Piazza Gramsci ed ha registrato il patrocinio della Repubblica Italiana, del Senato, della Camera dei Deputati, Regione Campania, la Provincia e dell’U.N.P.L.I. (Unione Nazionale ProLoco), nonché della Presidenza Del Consiglio Dei Ministri.
Ricordiamo pure che questa manifestazione si è svolta, nei suoi primi anni, nella splendida cornice della Chiesa Collegiata di Santa Sofia.
Ogni anno, oltre che premiare gli studenti eccellenti, viene pure attribuito, a personalità che si sono distinte nel proprio campo, il “Premio Speciale Alla Carriera G. B. Basile”.
Per la recente edizione la ProLoco città di Giugliano, nella persona del Presidente Mimmo Savino e del Vice Presidente Prof. Tobia Iodice che è anche il responsabile culturale delle attività, ha inteso omaggiare due figure che dell’Arte, sia pure in campi diversi come vedremo, hanno fatto la loro ragione di vita e per questo sono apprezzati e stimati sia in Italia che all’estero. Parliamo nella fattispecie di Lina Sastri e di Alfonso Iaccarino.
Guendalina “Lina” Sastri, nasce nel quartiere Vicaria di Napoli ed ottiene, come attrice, il primo importante ruolo ne: Il Prefetto Di Ferro di Pasquale Squitieri nel 1977; in teatro, oltre che in innumerevoli capolavori altrui, si offre alla platea anche con un suo lavoro: Corpo Celeste. La Sastri, come si sa, spazia anche e con immenso talento nel mondo discografico e tra tutti i suoi lavori mi piace ricordare il “Live In Japan”, del 2005, dove canta addirittura in giapponese. La televisione la vede sempre alla ribalta ed i premi, quelli che davvero contano come il Nastro D’Argento ed il David Di Donatello a più riprese, non mancano. Ma l’indiscussa bravura di Lina Sastri è patrimonio di tutti. Gli impegni dell’ultim’ora, ahinoi, non hanno permesso la presenza fisica della nota artista, ma a questo si è provveduto proiettando sul maxischermo l’intervista, registrata qualche giorno prima da parte di Tobia Iodice, dalla quale si evince come la Sastri sia onorata del riconoscimento consegnatole da Mimmo Savino.
Un grazie ad Alfredo Di Fede che ha curato da par suo la regia.
Il secondo ospite premiato è stato nientemeno che Alfonso Iaccarino, titolare e proprietario del celeberrimo ristorante Don Alfonso, che si trova a Sant’Agata sui due Golfi. Intervistato nell’occasione dal prof Iodice, si è mostrato entusiasta ed anche piacevolmente sorpreso dall’iniziativa, ed ha elencato alcuni dei nomi eccelsi che si sono seduti ai suoi tavoli: la regina d’Olanda e quella di Inghilterra. Ma ciò che più ha colpito in lui è l’umiltà dei grandi. Anche di quest’ultimo troverete ampia documentazione sui motori di ricerca.
La serata è stata presentata in maniera scoppiettante da Erennio De Vita che ha giustamente sfatato la leggenda metropolitana che vuole i cervelloni “secchioni” sottolineando come alle sue spalle fossero accomodati ragazze che niente hanno da invidiare alle Top Model, sia in beltà che in eleganza, e ragazzi che oltre ad un cervello altamente dinamico sono anche belli da vedere. Il che non guasta in entrambi i casi, anzi.
Tra una premiazione e l’altra la straripante platea, costituita dai familiari e da gente che era presente solo per applaudire e testimoniare l’affetto, è stata deliziata da Felice Romano, che ha proposto alcune sue composizioni, sia con l’accompagnamento della chitarra, come solo i songwriter di razza possono fare, che con base registrata. Ci ha riferito che è amico di Claudio Baglioni e che già da alcuni anni partecipa a O’ Scia’: la kermesse voluta dallo stesso cantautore e che raccoglie ogni anno star del mondo del cinema e della canzone per favorire l’integrazione ed il dialogo interculturale. Quindi un altro giovane di eccelse virtù canore.
Un grazie particolare per la collaborazione a Radio CRC, nella persona di Franco Romano, anche se talvolta il volume, che doveva fare da tappeto sonoro, è risultato, a mio avviso, un tantino strabordante.
Last But Not The Least un ringraziamento va alla Panetteria-Pasticceria Gusto di Corso Campano, 276 di Giugliano.
I nomi e cognomi dei premiati già li conoscete ma mi piace ribadire, per ciò che concerne i laureati, il loro singolo traguardo.
Santina Basile: Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia.
Giuseppe Cacciapuoti: Economia e Commercio.
Giuseppe Capasso: Biotecnologie Molecolari e Industriali.
Enzio D’Alterio: Ingegneria  Civile: Specialistica in Ingegneria dei sistemi idraulici e di trasporto.
Nunzio D’Alterio: Laurea in Management delle aziende marittime.
Ciro De Angelis: Specialistica in Economia Aziendale.
Elena Del Core: Matematica.
Valentina De Cristofaro: Scienze e Tecnologie Alimentari.
Alessandra De Falco: Architettura.
Anna De Filippo: Farmacia Industriale.
Carlo Di Nardo: Medicina e Chirurgia.
Marco Lanzetta: Ingegneria Aerospaziale e Astronautica.
Giovanni Lanzillo: Ingegneria Aerospaziale e Astronautica.
Nicola Maisto: Ingegneria Edile – Architettura.
Enza Mallardo: Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche.
Francesco Mallardo: Psicologia Clinica e di Comunità.
Italia Manzo: Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche.
Alessandra Palma: Economia Aziendale.
Ilaria Panichelle: Filologia Moderna.
Carmen Poziello: Economia Aziendale.
Alessandra Rho: Economia Aziendale.
Ivana Giusj Savino: Medicina e Chirurgia.
Roberta Tesone: Farmacia e Farmacia Industriale.
Maria Vassallo: Politiche Sociali e del Territorio.
Questi i laureati DOC ed il resoconto della serata che ha visto la presenza, inoltre, del Dr Francesco Carlea, in rappresentanza del Sindaco Avvocato Giovanni Pianese; l’Assessore Provinciale Francesco Mallardo ed i Consiglieri Comunali Luigi Sequino e Pietro Ciccarelli, i quali hanno premiato, con lo splendido Sole Cumano (uno di bronzo e l’altro d’argento), creazione di pregevole fattura del M° Carlo Melodia, tutti i ragazzi. Così come pure non è passata inosservata la presenza del Dr. Pietro Valente, presidente della Casa Editrice CentoAutori, che ha consegnato il premio a Alfonso Iaccarino.
Un grazie speciale alle due signorine della ProLoco Roberta Marano ed Annamaria Chianese che lavorando prima, durante e dopo, dietro e sulle quinte, hanno contribuito alla buona riuscita.
Si è registrato anche un momento di notevole spessore musicale con l’intervento di Orazio Taglialatela Scafati -vincitore dell’ultima edizione de “I Raccomandati”- al quale l’acuta indifferenza dell’amministrazione comunale non ha degnato nemmeno una stretta di mano. Il giovane ma talentoso tenore si è esibito in: Un Amore Così Grande, cavallo di battaglia di Mario Del Monaco. Tutti in piedi e Standing Ovation per lui. Ed è a questo punto che lo stesso Mimmo Savino, con una medaglia del Senato Della Repubblica che sul verso recava una dedica personalizzata, ha voluto testimoniare come la città ha molto a cuore quanti portano il nostro vessillo sulle più alte vette dei concorsi italici.
Così come pure c’è stato un piccolo intervento di Giovanna Ferrara, chiamata alla ribalta da Francesco Mallardo, che ha ripreso un breve passaggio di Maledetta Primavera, brano con cui si esibì, ricevendo notevoli apprezzamenti, in una passata puntata di Io Canto, e parliamo sempre di Rai 1.
Bene, fino a questo punto tutto secondo copione: le foto ricordo di SuperFoto Lello, che ha immortalato i Laureati e Diplomati così come gli ospiti ed al quale ci si può rivolgere per avere le singole istantanee; i saluti ed i progetti per il decimo anniversario di questa manifestazione che non può più avere luogo nella pur accogliente Sala Teatro del 1° Circolo, giacché non sufficiente a contenere la miriade di presenti. Ogni anno sono sempre di più coloro che purtroppo non riescono a trovare una poltrona. Occorre un’altra location, anche perché se col decennale si vuol richiamare tutti i precedenti premiati, per sapere quanto e come è cambiata la loro vita in ogni sua accezione, allora è d’uopo trasferirsi all’esterno (nel giardino per capirci) ed allestire un palco che riuscirebbe a contenerli, e soprattutto disporre di almeno un migliaio di sedie.
Tutto benissimo, dicevo, fino a che, per la chiosa conclusiva, non ha preso il microfono il Presidente Mimmo Savino. Non è che ci sia stata polemica da parte sua ma abbiamo registrato una punta di amarezza, che ha suscitato commenti ed approvazioni al contempo. Per approfondire il messaggio, trasversale ma chiaro, e per entrare nei dettagli mi sono recato in sede. Mi accoglie con un caffè che scaturisce da un aggeggio infernale e con una sigaretta preparata con le sue stesse mani: accettiamo la bevanda, decliniamo il secondo invito.
Ma veniamo al Busillis:

Presidente, come nasce l’idea del Premio Cultura San Giuliano?
In verità, ancor prima di nove anni fa, si era tentato di organizzare qualcosa del genere in occasione dei festeggiamenti della Madonna Della Pace. Successivamente, da un’idea preliminare del Dott. Antonio Cacciapuoti, si decise di organizzare un Premio Cultura intitolato al protettore della città. I primi anni sono stati un po’ duri per riuscire ad ottenere credito presso le più alte istituzioni dello Stato ma, con tenacia e perseveranza, alla fine il Premio, innovativo nella sua concezione (ma non tanto, in quanto qualcosa del genere veniva fatto alla fine dell’anno scolastico dall’Istituto dei Fratelli Maristi che premiava, con medaglie al profitto, alla condotta ed alla religione gli studenti più bravi), è riuscito a decollare.

Professore, pur non facendo un elenco dettagliato, potrebbe farmi qualche nome delle tante personalità che sono state celebrate con il “Premio Speciale Alla Carriera G. B. Basile”?
Le precedenti edizioni del Premio Basile hanno visto premiati, con tale riconoscimento, importanti esponenti della cultura partenopea come il Prof. Andrea Ballabio, direttore del TIGEM, centro di ricerca all’avanguardia nello studio delle malattie genetiche; la Dott.ssa Angela Schiattarella, Responsabile dell’Ufficio Furti della Soprintendenza di Napoli; il M° Peppe Barra, il M° Carlo Croccolo, il M° Vincenzo Salemme, il M° Peppino Di Capri, l’artista partenopeo Sal Da Vinci, il Dott. Antonio Ghirelli, il prof. Nicola Spinosa, la prof.ssa Flegra Bentivegna ed il cast di “Un Posto Al Sole”.

Mi faccia comprendere: In termini di organizzazione, qual è il lavoro da svolgere per arrivare alla serata finale?
Appena terminata un’edizione, inizia subito l’iter organizzativo della successiva. In seguito a svariate riunioni di Consiglio, supportate anche da indicazioni di personalità giuglianesi, vicine al mondo delle Pro Loco, iniziano i contatti con le personalità cui assegnare il Premio Speciale alla Carriera. Un iter lungo, tortuoso e complicato, in quanto la scelta delle personalità viene fatta con molta attenzione, sulla base di un effettivo valore delle stesse e non, per intenderci, di una conoscenza personale. Successivamente si inoltrano le richieste, ormai note, dei Patrocini che, oggi, data la continuità del Premio, vengono concessi con maggiore celerità. Inizialmente, invece, anche quest’obiettivo si è mostrato non facile da raggiungere. Segue poi la pubblicazione del bando di concorso, che viene diffuso attraverso manifesti, locandine, sito web dell’associazione. In seguito, una volta terminato l’anno scolastico/accademico, si inviano, alle scuole e alle università, le richieste degli elenchi dei ragazzi diplomati con 100/100 e  dei laureati con 110 e lode, residenti nel Comune di Giugliano; una volta ricevuti questi elenchi iniziano contatti telefonici e via e-mail, per informare ulteriormente i giovani del Premio. Dopo aver ricevuto le domande di partecipazione e scaduto il termine di presentazione delle stesse, si passa alla realizzazione delle sculture, alla stampa dei diplomi, dei manifesti, delle locandine e degli inviti. Tutti i passi successivi riguardano poi, più nello specifico, l’organizzazione della serata di gala.

Si parlava di una grande reunion per ciò che concerne la decima edizione: ma secondo lei è fattibile un simile pensiero? E se sì, cosa ha in mente?
Innanzitutto c’è da dire che mai nessuna manifestazione a Giugliano è arrivata alla nona edizione. L’idea del decennale è nata già da due anni. Si pensava di ricontattare tutti i ragazzi premiati nel corso di questi nove anni, di ricontattare anche tutte le personalità a cui è stato assegnato il Premio Speciale alla Carriera “G.B. Basile”, di arricchire la manifestazione con altri elementi, di offrire sicuramente una location diversa per poter ospitare in modo adeguato tutti. Tutto questo può essere possibile solo se, da parte dell’Amministrazione comunale, viene evidenziata una disponibilità, non a patrocinare soltanto la manifestazione, ma affinché essa stessa diventi soggetto promotore del Premio, attraverso l’istituzione di un apposito capitolo di bilancio. A questa condizione la Pro Loco è disposta a concedere gratuitamente i diritti del Premio e tutto ciò che ne concerne. Questo è nelle intenzioni; ma dal momento che, già dal mese di marzo 2011, analoga proposta è stata protocollata per la IX edizione e solamente nel mese di settembre, appena un mese prima della manifestazione, l’Amministrazione ha patrocinato l’iniziativa sobbarcandosi le spese dei soli premi e del piccolo contributo studi, non so fino a che punto potrà realizzarsi. Affinché quest’anno la IX edizione potesse concretizzarsi, la Pro Loco ha fatto grossi sacrifici, anche personali. Ma tutto questo, per il prosieguo, non credo sia più sostenibile. La validità di un’Amministrazione che investe nella valorizzazione dell’impegno dei giovani nello studio dovrebbe essere, a mio avviso, prioritario rispetto al sostegno di altre più fumose e fittizie attività.

Lei mi accennava che dal prossimo anno dovrà fare a meno della collaborazione dei ragazzi che prestano Servizio Civile in ProLoco: Mi sa che per portare a compimento questo progetto dovrà sobbarcarsi il lavoro da solo. Come pensa di riuscirci?
Purtroppo quest’anno i progetti presentati dall’UNPLI Servizio Civile, e con essi quello della nostra Pro Loco, non hanno raggiunto il punteggio minimo per poter partire, così come la provincia di Salerno ed altre province d’Italia. L’apporto del lavoro dei volontari del Servizio Civile, che fino ad oggi hanno prestato servizio presso la nostra sede, è stato fondamentale e vitale affinché, non solo il Premio Cultura “San Giuliano Martire” ma in generale i servizi offerti dall’ufficio di informazione turistica e tutte le altre manifestazioni organizzate dall’associazione, potessero essere realizzati. Chiaramente la decima edizione, ove mai dovesse realizzarsi, dovrà prevedere non solo l’impegno volontaristico dei nostri soci. Oggi il volontariato non è più quello di una volta: i giovani vogliono risposte diverse, cercano gratificazioni materiali al loro impegno; ciò è possibile solo e soltanto avendo alla spalle un Ente, un’Amministrazione che ci crede, sostiene ed affianca chi agisce con correttezza e trasparenza. Dunque, penso di riuscirci solo se ci saranno risposte positive da parte dell’Amministrazione comunale, come ho spiegato prima.

Lei lamentava la mancata presenza del Sindaco: Questa assenza, a suo avviso, quanto pesa per il prosieguo per la messa in atto della decima edizione? Le chiedo questo poiché Lei mi diceva, tempo fa, che questo premio si sarebbe fatto comunque anche senza alcun contributo economico da parte dell’amministrazione; ma mettere in moto una siffatta macchina organizzativa e senza un tangibile aiuto, mica è cosa da poco?
Abbiamo avuto la presenza del Sindaco soltanto per la settima edizione, cioè il primo anno della sua elezione. Poi, evidentemente per impegni istituzionali, non è più stato presente, limitandosi a nominare un suo delegato. Dal momento che la data della serata di gala viene definita già nel bando di concorso, che viene pubblicato nel mese di aprile, credo che la presenza e la vicinanza del Sindaco, prima verso gli studenti e poi come dovere di ospitalità nei confronti di personalità del calibro del prof. Andrea Ballabio, del Dott. Antonio Ghirelli, del prof. Nicola Spinosa, nonché artisti come Peppe Barra, Peppino Di Capri, Lina Sastri e di tanti altri, sia a mio avviso un dovere morale, ed in caso di impossibilità a presenziare, inviare almeno un messaggio rivolto ai partecipanti; così come più volte abbiamo avuto l’onore di avere un pensiero scritto, dedicato ai giovani premiati, da parte del Presidente della Repubblica G. Napolitano e dalle più alte cariche dello Stato.
Non per farle girare il coltello nelle pieghe, e piaghe, dell’amministrazione comunale, ma qualche spicciolo per eventi frivoli e futili si trova. Mi spiego meglio: Nelle precedenti edizioni i ragazzi hanno ricevuto anche un compenso in denaro ed erano previste anche “Borse Di Studio”, mentre quest’anno i premiati sono tornati a casa a mani vuote. Ma allora la crisi è percepibile solo in alcuni settori?
Non è vero. L’Amministrazione, come già ribadito, ha sostenuto le spese per la realizzazione delle sculture ed ha deliberato un, seppur minimo, contributo studi, date le ristrettezze economiche che attraversiamo. Le borse di studio che, nel corso delle precedenti edizioni, venivano elargite agli studenti in condizioni economiche disagiate, erano frutto di contributi che la Pro Loco raccoglieva fra alcuni privati cittadini. E proprio tali borse di studio negli ultimi tempi hanno creato alla Pro Loco non pochi problemi. L’anno scorso, infatti, sulla base di un ricorso, la nostra sede ha avuto la visita della Guardia di Finanza, allertata da qualche mancato vincitore. Non è retorico evidenziare come, alla fine di lunghe e cavillose ispezioni, sia emersa la totale e assoluta correttezza delle procedure attivate dalla Pro Loco, oltre che la trasparenza dei criteri e delle azioni da essa posti in essere ai fini dell’elargizione del contributo. Tale episodio, tuttavia, ha spinto la Pro Loco a sopprimere le borse di studio e, grazie all’Amministrazione, elargire un contributo, se pur minimo, agli studenti.

Mi consenta un ultima domanda, anche perché il caffè è finito e le sue sigarette stanno devastando il mio umore: Ma Lei dove la prende questa energia per andare avanti come Presidente delle ProLoco di Giugliano? E, soprattutto, che glielo fa fare?
Sono solito definire la mia energia e la mia passione, che trasmetto in tutto ciò che faccio per l’associazione, come una malattia: la “Proloquite”. Semplicemente credo nella Pro Loco, credo nei valori che essa vuole portare avanti, credo nel volontariato ed in qualsiasi azione volta a valorizzare e a promuovere il nostro territorio. Ma vorrei approfittare dell’occasione, anche per fare un appello ai giovani, affinché diventino più sensibili a tutto questo, affinché capiscano l’importanza di avere nella propria città un’associazione, come quella dalla Pro Loco, che in futuro potrebbe trasformarsi (senza voler esagerare) in un’azienda. Pian piano, dunque, sarà necessario che i giovani entrino a far parte sempre più della realtà della Pro Loco, per prendere il nostro posto, per proseguire questo cammino.

Durante la splendida serata, dove ogni genitore applaudiva indistintamente ogni premiato, e dove qualcuno/a di loro ha pure versato qualche non ben celata lacrimuccia di soddisfazione, ci si è anche augurato che, come sovente accade, non si verifichi in un prossimo futuro la cosiddetta “fuga di cervelli” e che questi giovani, dopo aver fatto le proprie esperienze in ogni angolo della terra, ritornino in questa città martoriata per mettere a disposizione della cittadinanza le loro capacità e competenze, affinché realmente si possa dare una svolta culturale e pertanto concreta alla nostra Giugliano.
Ricordo come lo stesso Alfonso Iaccarino ha ribadito che i suoi figli, dopo aver girato il mondo, siano ritornati nella propria città natale con un notevole bagaglio di esperienza per dare maggior lustro a ciò che i loro avi avevano creato.
Sono daccordissimo con il maestro Iaccarino quanto parla delle sue ricette, e ci mancherebbe, un poco meno quanto si tratta del rientro. L’illustre chef non ha il “privilegio” di vivere nella città dell’ex mela annurca e perciò non sa cosa si perde; ma per quanto mi riguarda, e considerando che di cervello ne ho sempre avuto in quantità anoressiche, gli vorrei dire che, potendo, non solo farei in modo che mio figlio si trovasse una collocazione altrove, ma lo pregherei di portarmi a vivere con lui. Giusto per ribaltare il concetto che vede i giovani d’oggi dei bamboccioni, creerei le figure del Padreccione e della Mammaccione, con immensa beatitudine. Altroché!
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